Palestinesi contro. L’attentato al premier Ismail Haniyeh visto dalla stampa britannica.                                                                           

                                                                          A cura di Tiziana Genovese

 

 

Il premier palestinese di Hamas,Ismail Haniyeh,è stato oggetto di un attentato avvenuto il 14 dicembre a Gaza,che secondo i due dirigenti di Hamas,Mashir al-Masri e Ismail Radwan,è stato ordito dal più noto dirigente di al Fatah,l’ex capo della sicurezza preventiva Mohammed Dahlan.

Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Guardian ,le tensioni fra i due gruppi palestinesi,Hamas e al Fatah,sono sfociate in violenti scontri a Gaza e a Ramallah e almeno 32 sostenitori di Hamas sono stati feriti. Nel frattempo,Hamas accusa le forze militanti di al Fatah del tentato assassinio al premer palestinese. L’attacco avvenuto mentre il premier Haniyeh,proveniente dall’Egitto,attraversava la striscia di Gaza,ha portato alla morte di una delle guardie del corpo che sedeva accanto al premier,mentre suo figlio e un consigliere sono rimasti feriti.

Il premier Haniyeh è un membro di Hamas,il gruppo palestinese radicale che ha preso il potere nelle elezioni di marzo. Il 15 dicembre durante una conferenza stampa i funzionari di Hamas hanno accusato Mohammed Dahlan,membro del più moderato gruppo di al Fatah,diretto dal Presidente palestinese Mahmoud Abbas,di essere dietro l’attacco. Durante un congresso a Gaza,infatti,un portavoce di Hamas ha detto:”Mohammed Dahlan è il diretto responsabile del tentato assassinio che aveva come bersaglio il primo ministro ed è anche responsabile della morte della guardia del corpo”.”Le mani sporche che hanno ucciso l’agente e che hanno attaccato il convoglio non sfuggiranno alla punizione”ha poi aggiunto. Di contro,un portavoce di al Fatah ha risposto:”Queste accuse non sono vere,non è stata condotta nessuna ricerca. Tale accusa è una grave minaccia contro l’unità palestinese”(www.guardian.co.uk).

Ma come si legge sul quotidiano britannico The Independent, gli scontri di Gaza e Ramallah non sono stati gli unici, ma le tensioni fra i due gruppi palestinesi ci sono state durante tutta la settimana. Lunedì 11 dicembre tre figli di un ufficiale dell’intelligence di al Fatah,Baha Balusha, sono rimasti uccisi, mercoledì 13 dicembre è toccato ad un giudice di Hamas,ma è giovedì 14 dicembre che è avvenuto il fatto più serio di tutti: l’attacco al premier palestinese. Questi attacchi indicano che la legge e l’ordine a Gaza è vicino alla suddivisione. Hamas e al Fatah sembrano intenti a perseguire i loro obiettivi. Negli ultimi mesi si sono susseguite diverse trattative tra i due gruppi al fine di creare un unità di governo. Ma la recente minaccia del Presidente palestinese,Mahmoud Abbas, di al Fatah, di andare a nuove elezioni potrebbe portare solo ad un ulteriore conflitto. I veri interessi della popolazione palestinese sono stati trascurati. La divisione sarebbe disastrosa non soltanto per la popolazione ma anche per una prospettiva di stabilimento dei rapporti con l’Israele.

I leader di Hamas e al Fatah devono fare ricorso al loro buon senso,tuttavia non dobbiamo dimenticare il contesto in cui tutto ciò avviene. Le sanzioni imposte sull’ Autorità Palestinese,sin dalle elezioni di Hamas, dalla Comunità internazionale hanno paralizzato l’economia palestinese. Gli stipendi di 165.000 operai del settore pubblico non sono stati pagati. Questa è la ragione che ha spinto il ministro Haniyeh  ad andare all’ estero per cercare di alzare i fondi monetari. Inoltre l’Israele non permette nessuna esportazione agricola oltre la striscia.

Da quando l’aereonautica israeliana ha bombardato l’unica centrale elettrica di Gaza a giugno,la gente sta ricevendo soltanto alcune ore di elettricità al giorno. Le spedizioni punitive  dei militari israeliani a Gaza,hanno ucciso quest’anno più di 200 palestinesi e traumatizzato molti di loro.

La società palestinese di Gaza è sotto una condizione di assedio. Vero è che nell’ ultimo mese l’Israele ha dato segni di incoraggiamento ,ma l’Israele e la Comunità internazionale devono fare molto di più per rinforzare la posizione di Mahhnoud Abbas,l’unico fra i palestinesi a voler riprendere le trattative con l’Israele(www.independent.co.uk).

I funzionari di Hamas –così come viene sottolineato nel quotidiano The Times- accusano l’America di essere dietro il presunto attaco al premier palestinese, un’accusa che viene allontanata come irragionevole dall’ambasciata degli Stati Uniti a Tel Aviv. Da parte sua Zahar incolpa i palestinesi che collaborano con l’Israele dell’attacco. Al funerale della guardia del corpo, rimasta uccisa nel presunto attento al valico di Rafah,molti hanno gridato:”Morte ai collaboratori. Morte ai traditori. Hamas renderà vendetta”(www.timesonline.co.uk).

Dai microfoni della BBC giunge, poi, notizia che il Presidente Abbas domenica 17 dicembre ha incontrato i funzionari palestinesi per discutere della possibilità di indire nuove elezioni. I funzionari dicono di aver bisogno di almeno 3 mesi per prepararsi ad un nuovo scrutinio parlamentare e presidenziale.

“Abbiamo spiegato al Presidente le fasi delle elezioni,e quanto tempo occorrerebbe per tali elezioni,circa tre mesi,incluse le sfide”,ha detto il capo della Commissione delle elezioni centrali,Hanna Nasser(www.bbc.co.uk).

Nel Daily Mirror,invece,viene affermato che Washington ha accolto bene la parole di Abbas,ed in particolare il primo ministro Tony Blair,che ha aspettato di incontrare il Presidente palestinese durante il suo viaggio in Medio Oriente,dice che “la Comunità internazionale dovrebbe sostenere il moderato Abbas “. Tuttavia,Hamas sostiene che il Presidente non ha autorità legale per indire nuove elezioni e lo accusa di preparare un colpo di stato. I leader del movimento non permetterebbero mai che le nuove elezioni siano tenute,uno dei dirigenti di Hamas Mashir al-Masri,infatti, rivolgendosi ad una folla di sostenitori ha affermato:”Anche se tutta la gente del mondo si riunisse,non potranno mai buttare giù Hamas”(www.mirror.co.uk).

Secondo quanto si evince nel  The Daily Telegraph  alcuni funzionari palestinesi sostengono che la richiesta di nuove elezioni ha ulteriormente rischiato di dividere i palestinesi.”Mahmoud Abbas non è serio,rappresenta soltanto l’elite della società palestinese. La gente ordinaria non ha nulla a che fare con la richiesta di nuove elezioni”,ha detto Hassan Khreisheh,un politico di Hamas.

Secondo invece Malik Bsesio,un commerciante di Ramallah ,“se ci saranno nuove elezioni allora Hamas vincerà ancora. Le elezioni non faranno affatto migliorare la situazione,anzi,la renderanno più difficoltosa”(www.telegraph.co.uk).